A112 ABARTH : la nostra utilitaria da corsa.

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La vettura di cui scriviamo ha avuto un passato glorioso, infatti ha partecipato a più edizioni della gara di Pasquetta del campionato italiano autocross negli anni ’80 con piloti prestigiosi come Piero Longhi e Franco Fusi. Il suo motore è un 956 c.c.(903 modificato), preparato dal competente meccanico Vicario di Borgomanero (No) che ha anche curato la parte telaistica con l’alleggerimento della struttura, rinforzi nei punti critici come sui montanti delle sospensioni anteriori, punti di attacco,  regolazione camber anteriore, distanziali anteriori, molle più dure, paracoppa dell'olio in alluminio, roll-bar, ecc.


Ma  le immagini che vedete in questa pagina si riferiscono a ciò che non v’è ormai più.
Per questo mi è sembrato giusto e doveroso dedicare questa parte del sito al ricordo di ciò che ci ha dato: divertimento e tanto tanto tanto lavoro; farla funzionare è stata una sfida fin dai primi giorni ( un filmato d'epoca del 1995, alla prima uscita in pista; faceva freddo poiché era il 30 dicembre e fu allora che cominciò la nostra avventura) che prosegue con la sua nipotina ( leggasi : tubolare).
Le immagini sono di scarsa qualità perché scaricate da telecamera analogica ma penso che rendano l’idea di quello che era capace di fare. (Sig!)

 

 

 

 

l ribaltamento era sempre in agguato (in basso a sinistra Il Conte tenta alla prima curva di viaggiare su due ruote come al Circo Togni.

Sotto a destra si vede il ribaltamento alla curva 4 operato da Nekcristiano; nessuna conseguenza per il pilota che si trovò appeso alle cinture a quattro punti a testa in giù, anzi fu piuttosto divertente a suo dire ma il tetto della vettura poggiava oramai sul roll bar e decidemmo di pensionare la vettura. (SIG!)

 

    

Ma come già accennato non era tutte soddisfazioni ma anche tanto lavoro; quante gomme abbiamo cambiato con il cric che avevo preso dalla mia vecchia Lancia Delta e che era piccolo e instabile? Quante volte abbiamo dovuto spingerla per avviarla dal momento che non si voleva cambiare la batteria?
In qui sotto un’immagine dell’abitacolo durante un tentativo di camera car ;

 

 

 

Altre immagini dedicate al distruggitore di macchine: Cristiano non si è mai tirato indietro quando si trattava di rompere qualcosa ma come si vede il suo affetto era ricambiato poiché la vetturetta non si ruppe mai completamente  lasciandoci del tutto a  piedi.

Filmatino in stile cinematografico degli errori del pilota.

Un altro filmatino che ci può far capire come si la guida di Nek, specie in relazione con altre vetture che girano in pista.

 

In realtà di problemi ne avemmo molti, per esempio:

- la prima uscita in pista: riuscivamo a fare solo un giro per volta e poi la macchina si spegneva; dopo parecchi tentativi si riaccendeva. Il problema fu la pompa della benzina che cambiammo.

La seconda uscita si mise a nevicare (24 Dicembre) e una ruota si staccò di netto rompendosi. La cambiammo senza troppi danni.

- La terza uscita la pista era molto fangosa e la macchina si spense nel punto più lontano della pista dall’asfalto. Fortuna volle che arrivarono degli amici ad aiutarci. Quanto ho spinto quella volta! Che fatica sovrumana a tirarla fuori dal fango! Il problema fu lo spinterogeno che cambiammo.

 

-Qui alcune immagini della volta che volemmo girare sotto la neve e che il Conte andò a sbattere contro un muretto ai bordi della pista riportando danni alla fiancata. Un po' di martello e vernice spray e tutto tornò a posto! Il bellissimo filmato della botta!

 

- Ci fu la volta dopo qualche tempo che la frizione fischiava tremendamente e si ruppe . A qual punto si cominciò a girare in seconda tenendola dentro sempre. Tralascio di descrivere le scene comiche tipo “bobbisti alle olimpiadi invernali” per riuscire a mandarla in moto. Il problema era lo spingidisco che cambiammo nel terreno di mia nonna in mezzo al bosco, utilizzando mezzi di fortuna: per estrarre il cambio furono utilizzati pali di legno per far leva sul motore mentre altri tentavano di sfilare le viti di cui alcune erano nascostissime e non si vedevano. Alla fine dovemmo tagliare una lamiera per togliere il cambio.

- Ci fu la volta che un “esperto” vedendo il vano motore ci consigliò di riattaccare il tubo di ritorno della benzina al carburatore che era staccato che la macchina sarebbe andata di più. In realtà lo schema dei tubi andava benissimo così  Cristiano si ritrovo al giro successivo con l’abitacolo completamente invaso dalla benzina con evidente grande pericolo di incendio. La volta successiva dotammo la macchina di estintore.

- Ecc. ecc.


GRAZIE A112, SARAI SEMPRE NEI NOSTRI RICORDI

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