Speciale  24 Ore di Chamonix  

Domenica 2 febbraio 2003  il Puzziscelli-Autocross Italia Racing Team con Markciccio accompagnato dagli amici Erby, Manu, Maxe, ha mosso il suo fondoschiena in direzione Francia alzandosi prestissimo (tipo andare a pesca) per godersi lo spettacolo che le gare su ghiaccio possono offrire. L'occasione è stata la 24 ore di Chamonix, bellissima località montana ai piedi del Monte Bianco. A dire la verità i nostri eroi non erano così convinti di intraprendere l'avventura, non tanto per mancanza di voglia di vedere quello che possono fare i "colleghi" francesi quanto per una questione di costi (primo fra tutti il prezzo della traversata del tunnel del Monte Bianco, 38 Eur(i) andata e ritorno). Va beh, una vota nella vita si può pur fare! Compagnia ottima, viaggio piacevole passato a raccontarsela e a dare giudizi (a  volte non troppo lisinghieri), sull'organizzazione delle gare nostrane di VST.

 

 Ore 9.30, ci siamo. Il rombo dei motori non viene troppo attutito dalla neve caduta durante la notte, rendendo il paesaggio irreale data dalla poca luce che filtra tra le montagne della valle, riflessa e amplificata dal bianco manto. Prima sorpresa: per raggiungere l'entrata si deve fare quasi tutto il giro del tracciato. Poco male, ci scaldiamo. Seconda sorpresa (ma lo sapevamo): 25 Euro il prezzo del biglietto di ingresso ma per una gara mondiale si fa questo ed altro. A proposito: la gara è la prima prova dell' IRSI, serie internazionale di gare su ghiaccio. Una gara in Francia, una in Italia (San Bernardo) e una Russia.

 

 

 Queste le date 2003:

MASTER de FRANCE (Chamonix Mont-Blanc)
31 Janvier, 1er & 2 Février 2003
31st January, 1st & 2nd February 2003

MASTER d’ITALIE (Grand Saint-Bernard)
7,8 et 9 Février 2003
7th, 8th & 9th February 2003

MASTER de RUSSIE (Saint-Petersbourg)
28 Février, 1er et 2 Mars 2003
28th February, 1st & 2nd March 2003


Info su (www.iceraces.com)

 

Tornando alla gara, al mattino sono previste due manche di mezzora ciascuna. Sembra un po' poco ma lo spettacolo non dovrebbe mancare.

Queste le vetture e i concorrenti in gara:

Notiamo subito girando fra i box la Ford Puma numero 3, la Cordoba di Muller (vero idolo in Francia), la Delta di Novara, la Clio di Ragnotti, famosissimo ex rallysta mondiale. Manca la Toyota Yaris di Gache che però e solo nascosa nel suo motorhome. Manca Davide Negri. Il freddo si fa sentire. Inizia la prima manche. Qui un filmatino, immancabile, cliccare sull'immagine:

Ci appostiamo al tornantino nord (quello a sinistra nella mappa sopra) e scopriamo che il circuito non è del tutto visibile da un solo punto: nel mezzo c'è un ponte per il passaggio del pubblico e tutta la parte sud è ben nascosta. Sembra a questo punto di vedere un mezzo rally in quanto si può godere pienamente della vista del solo tornante e di parte del rtettilineo dei box.

Partenza, sosta obbligatoria ai box dal 12. al 18. giro, arrivo. Le due manche si svolgono senza troppi sorpassi o particolari emozioni se non quelle date dalla Toyota Yaris che scoppietta come una WRC (in pratica lo è) e il ruggire del motore aspirato della BMW numero 9 che dà i brividi (come se ce ne fosse bisogno).

Ore 11.30: tutto finito. Con sorpresa notiamo che la ripresa della gare è prevista per le ore 14.00. Il congelamento degli arti inferiori viene scongiurato da un bel sole che arriva puntuale dopo pranzo. La pista non gradisce e comincia a spuntare l'asfalto (d'estate ci girano i kart)

A questo punto il pubblico si rinfoltisce (non più di 1500 persone, comunque). Lo speaker sembra aver ingurgitato un bel grappino e incita gli appassionati a cantare le canzoni di una specie di Ligabue francese (in francese, naturalmente). Fa un piccola apparizione anche Eros con una canzone del 1990. Ogni tanto arriva anche qualche pezzo blues che non ci sta niente male.

Altre due manche, qui il filmato, cliccare sull'immagine della Yaris:

     

 

Bella impresa e spettacolare sorpasso sul rettilineo di arrivo di Gache sulla rossa Lancer di Schlesser (credo) all'ultimo giro.

Bella gara dei nostri Novara-Saracco che si qualificano per la finale.Sotto foto e filmati della finale, cliccare sulla BMW per il filmato:

  

  

La classifica: PAILLER / KNAPICKterzi, secondi  SNOBECK / DUEZ / HERBERT e vincitrice la coppia di casa MULLER / STIEVENART . Purtroppo Novara-Saracco stallonano (o, come scrisse qualche competente giornalista nostrano autocross, "sbullonano") un pneumatico e arrivano nell retrovie.

Ore 16.30, tutto finito, si torna a casa.

Analisi della manifestazione:

PRO CONTRO
Buon livello delle vetture con la Yaris semiufficiale e alcuni nomi di prestigio (Rgnottì, Laffitte, Muller e ai box abbiamo visto Tambay). Non tutte le veture elencate sulla guida ufficiale erano presenti e molte erano semplicemente vetture da rally con alcuni piloti veramente scarsi (alcuni incapaci di fare il pendolo). 20 vetture presenti delle 30 promesse
Tre commentatori, di cui uno in lingua italiana. Tre commentatori, di cui uno in lingua italiana, un po' troppa confusion.
Buon livello degli sponsor (Pirelli, RMC, Hankook) Prezzo del biglietto elevatissimo
Campionato mondiale Pista inadeguata: alla fine di corre su asfalto nonostante le basse temperature
Entusiasmo del pubblico per piloti e vetture Buon livello dello spettacolo ma sorpassi quasi inesistenti nonostante le vetture arrivassero parecchio malconce alla fine di ogni manche
  Troppi tempi morti: non si può stare 2 ore e mezzo al freddo e al gelo senza vedere una vettura in pista
  Visuale limitatissima: se anche ci fossero stati molti sorpassi ne avremmo persi almeno la metà.
Naturalmente con questi giudizi sono un po' di parte... Poco pubblico

 

Con questo cosa voglio dire...

Non stiamo a lamentarci qui in Italia tra federazioni e polemiche sui regolamenti e iofacciodipiùtufaidimeno ecc....

C'è altra gente che organizza campionati mondiali e pensa di avere un prodotto di assoluta eccellenza (con TV e quant'altro) quando un europeo a Maggiora supera di gran lunga come adrenalina e spettacolo qualsiasi gara su ghiaccio. Naturalmente ci dovrebbero essere anche altre realtà migliori (vedi Trofeo Andros che però non ho avuto il piacere di valutare direttamente)

 

Noi abbiamo un prodotto eccezionale che con un rilancio mirato può veramente sfondare, credetemi. Se anche i campionati nazionali avesse quel pizzico di miglioramento nel livello della vetture (se non altro nell'età dei veicoli) non ci sarebbe altra specialità in grado di competere con la  nostra Velocità su Terra-autocross.

Facciamogli vedere cos'è il vero spettacolo e rimbocchiamoci le maniche!!!