Vera
e genuina passione per l'autocross
sgorga nelle vene dei membri del 'Club Romano Canavese 4x4',
fautori di una vera e propria oasi per ogni appassionato di
autocross: un complesso poli-crossisitico eccellente, che comprende
oltre alla pista autocross, un percorso jeep trial, il tutto a un
passo dalla Dora Baltea e immerso nella cornice naturale del
Canavese.
L'ingresso
all'impianto sorprende
per l'accuratezza delle infrastrutture, sino alla zona box, che dà
direttamente sulla pista, e in cui lo staff accoglie e supervisiona
la sistemazione degli arrivi.
Fin da subito la
disponibilità è
massima per qualsiasi cosa, dall'utilizzo dell'allacciamento al
generatore elettrico, ai bagni al centro del complesso, perfino alla
disponibilità di salire su una cabina-gru per foto e riprese
dall'altro, possibili anche da un'alta scala fissa che permette
un'eccellente; è inoltre a disposizione il servizio pranzo nella
zona bar, ma aspetto ancora più importante è la presenza costante
durante l'intera giornata dell'ambulanza.
Il concetto è
molto semplice: pista e
impianto sono veramente seri, curatissimi e organizzati, al servizio
non di un programma di gara, ma di un programma di divertimento.
La
peculiarità è infatti quella di dare agli appassionati la
possibilità di sfogarsi su una vera pista di autocross, con
qualunque mezzo motorizzato a quattro ruote a tutti i livelli di
competitività ; allo stesso modo è un efficacissimo banco test per
tutti i piloti che si cimentano regolarmente in gare titolate.
La pista infatti si sviluppa su un'area
molto vasta, completa di partenza esterna (con semaforo) e corsia
d'uscita verso i box.
Il tracciato consiste in un allungo
iniziale che immette in una lunga curva verso sx che chiude
progressivamente, una sorta di spirale, che culmina in un tornantino
secco e stretto verso sx appunto, seguito da un tornante altrettanto
secco, ma più largo e scorrevole verso dx, dopo il quale inizia una
serie di allunghi e tornanti in serie.
Quella che infatti può
apparentemente sembrare una sezione ripetitiva di tre tornanti e
rettilinei, è invece caratterizzate da alcune sostanziali
differenze: il primo rettilineo è il più lungo e chiude leggermente
verso sx, tanto che la corda della curva è di difficile
individuazione ed esce in un nuovo breve allungo che porta ad un
tornante molto regolare, caratterizzato dalla presenza di un gradino
nella zona della staccata.
L'immagine qui sopra si riferisce alla
telemetria raccolta tramite una antenna gps e il programma "Race
Chrono" di un giro di pista, con indicate le velocità massime e minime
di ogni tratto. In questo giro il tracciato è risultato di 872 metri.
Per confronto con le nostre prestazioni,
il tempo migliore visto nella giornata è stato intorno ai 56-57
secondi. Pur non tirando, la velocità massima assoluta che abbiamo
raggiunto con la Hurricane! è stata di 86 km/h. Crediamo comunque che
si possa arrivare tranquillamente intorno ai circa 120-130 km/h con i
proto più potenti (e noi ad almeno 100-105).
Cliccare per
ingrandire.
Si esce poi in un nuovo allungo che porta
all'ultimo tornante, quello dei box, molto ampio e che permette
quindi molte interpretazioni.
L'uscita di quest'ultimo
tornante riporta alla zona iniziale, attraverso un esse dal disegno
efficace e molto divertente, che immette a 90° nel rettilineo di
partenza.
Il fondo è soffice sabbia di fiume, che quindi assorbe
benissimo le sollecitazioni dei mezzi dovute dalle sconnessioni della
pista e che, in quanto sabbia, è soggetta a spessi
polveroni.
Proprio per questo l'innaffiatura per mezzo della
classica bonza è costante durante tutta la giornata, così come sono
pesanti le riparazioni durante la pausa pranzo: in particolare entra
in azione una ruspa che risistema e fresa il tracciato, a cui segue
l'intervento del rullo.
La
pista è completamente visibile
oltre che dalla zona box, nonostante la grande superficie che
ricopre, anche e soprattutto da un lungo terrapieno che circonda la
zona iniziale di partenza, che permette quindi di assistere in
posizione rialzata e ci ha permesso di raccogliere molto materiale
foto e video in occasione del ritorno in pista della Hurricane!XX del
grande Markciccio, che nonostante un cedimento alla posteriore sx in
mattinata, sopperito dalla disponibilità dell'amico Antonio e dal
talentuoso Matteo che hanno assistito Mark nelle riparazioni, nel
pomeriggio si è dimostrata grande vettura, dalle linee estetiche
innovative e gustosissima da guidare!
La pista di
Romano Canavese ha infatti
permesso al sottoscritto di realizzare un sogno (miei amici, e miei
familiari sono pronti a confermare che la mia passione per
l'autocross è quasi fastidiosa in certi momenti..ma le passioni sono
il succo della vita, e reprimerle è avvelenarsi): per un
appassionato come me, aver potuto prendere in mano un volante e
calarmi in quello che è veramente l'autocross, cioè il profumo del
motore e della terra, il fango, la polvere e poter guidare in una
vera pista di autocross, sono stati un sogno diventato realtà .
Per questo ringrazio infinitamente
l'amico Mark, vero realizzatore del mio sogno, ma anche le
possibilità che regala la pista di Romano Canavese, frequentata
appunto da moltissimi appassionati che sfogano la propria passione in
pista, con mezzi non particolarmente preparati, ma anche, come detto,
da equipaggi e mezzi di primissimo livelli.
Domenica era per
esempio massiccia la presenza di vetture di serie, rallistiche e non,
che hanno dato vita ad alcune gare improvvisate anche molto
spettacolari, una delle quali vinta da Checco, in un duello tra Opel
Corsa; ma c'erano anche alcune monotipo limited, habituè delle
gare d'Italiano a Maggiora, così come anche un paio di kart cross,
e poi prototipi di vario genere e stili di motorizzazione.
In
definitiva la pista di Romano
Canavese è una bellissima realtà di autocross, che sicuramente
saprà raccogliere da tutti gli sforzi fatti, regalando passione e
divertimento a gli amanti dei motori e della terra.
Ringraziamo
una volta di più l'amico
Antonio e tutti i ragazzi della pista per la gentilezza e la
disponibilità !