COMMENTI
DELLE CLASSI: CAT
SPORT
La
vittoria finale è andata al giovane piacentino Samuele Zanatti
che con la sua Peugeot ha staccato dapprima la pole per poi
andando a vincere sia la semifinale e la finale con estrema
agilità sui diretti avversari.
Leggermente più indietro troviamo il compagno di scuderia
Eugenio Anselmi che non è mai riuscito ad impensierire Zanatti.
Qualche
problema di troppo ha fermata la finale di Marco Valazza
proiettato sul secondo gradino del podio ma la sua vettura l’ha
retrocesso in quarta posizione; da ricordare che Valazza è gia
stato vincitore del Trofeo per due anni consecutivi ( chissà se
il proverbio avrà ancora una volta ragione!!).
Bisogna
ricordare l’esordio di categoria per la ragazza Maria Grazia
Terzoni passata dalla categoria A ad una categoria sicuramente
più impegnativa e che qui ha potuto assaggiare il terreno con la
nuova vettura.
Peccato
l’esordio per il giovane Minicuzzi autore di due manches
sfortunate la prima fermato dopo la prima tornata senza il
posteriore e la per problemi elettrici.



CAT B
Ancora
una volta la lotta per la vittoria sembrava che fosse solo tra i
due guerrieri Binci e Bandini invece la storia ha voluto
inserire un ospite incomodo ovvero Andrea Montagna.
Il pilota
della scuderia parmense ha voluto ancora una volta rovesciare le
carte e cambiare categoria ma i risultati sono sempre gli stessi
(la voglia di vincere).
La
categoria sempre numerosa con ben 20 iscritti ha subito numerosi
capovolgimenti di fronte come la testa della corsa dapprima
gestita da un ottimo Cristian Bandini ma nel penultimo giro
l’abile Massimo Binci è riuscito ad infilarlo con un manovra del
suo spessore agonistico.
Buona la prova per
l’esordiente in questa categoria di Marco Neri il quale ha
controllato con facilità la terza piazza in semifinale ma una
foratura di troppo l’ha tolto da una finale che poteva diventare
incandescente.
Dalla
parte dello spettacolo abbiamo assistito ad un ribaltone proprio
sul traguardo di Perini che è stato girato e poi rovesciato
dalla vettura di G.Luca Ferretti anche lui in mattinata autore
di un ribaltamento senza conseguenze fisiche per i piloti.
CAT C
La
batteria immagine di questo sport in una questa giornata è stata
la c per i suoi valori sportivi e di lealtà da parte dei due
duellanti della finale.
Il pilota
anconetano Franco Capitanio ha avuto ancora una volta la meglio
e con questa è la seconda vittoria consecutiva ai danni
dell’alpino di Crespano del Grappa Libero Savio.
La gara
vedeva dapprima la semifinale controllata quasi agevolmente da
Capitanio e Savio rispondeva solamente nel lungo rettilineo ma
gli attacchi erano invani.
La finale
mozzafiato ha visto la partenza bruciante di Capitanio ha
prendere il largo ma alla seconda tornata proprio sul
rettilineo Savio infila Capitanio all’esterno portandosi in
prima posizione, da qui in avanti sarà puro spettacolo, infatti
Savio controlla i suoi sei giri al comando ma anche lui i debito
di ossigeno commette un errore alla penultima tornata lasciando
la vittoria al rivale Capitanio che si concede anche un giro
d’onore salutando gli spettatori accorsi al crossodromo
emiliano.
Nelle
retrovie troviamo un folto gruppo di piloti che per vari motivi
non sono mai riusciti a ottenere prove esaltanti per tutta la
giornata.
L’unica
nota la dedico a Alberto Perini che è riuscito nell’opera di far
staccare il terzo tempo nelle qualifiche della giornata con una
vettura due ruote motrici; e questa signori è pura abilità e
voglia di non mollare mai.
CAT A
Il
vincitore finale è ancora una volta il Campione Italiano di
classe e assoluto G.Luca Montagna che da quest’anno potrà essere
orgoglioso di aver stampato sulla vettura il numero uno di
migliore in assoluto!!!!
La gara
ha visto la rimonta straordinaria di Marco Bertè che partito
dall’ultima piazza in finale con una mossa azzeccata è riuscito
alla partenza ad essere quarto per poi andando a registrare
tempi veramente buoni sui giri successivi conquistando il
secondo gradino del podio; sarebbe stato bello che Bertè non
fosse partito in fondo allo schieramento e avrebbe combattuto
con Montagna e sicuramente il duello sarebbe stato avvincente.
A
completare il podio e le posizioni successive ci ha pensato gli
altri componenti della Scuderia Parmense piazzandosi nell’ordine
finale.
Da registrare il cambio di
vettura di Cristrian Pasquali passato alla Fiat 127 di Ilariuzzi
nonché Presidente della Scuderia Parmense.
Molto
buono il cambio di categoria di Danilo Arnaldini passato dalla
cat B alla categoria reginetta dell’autocross la A dimostrando
di aver tutti i requisiti per ritagliarsi uno spazio per il
proseguo della stagione.

CAT E
La
giornata ha visto purtroppo che la sfortuna accanisce su questo
raggruppamento di mostri sacri della velocità su terra.
La
mattinata aveva dimostrato un vera guerra sul filo del centesimo
per strappare la pole, ma ancora una volta il “vecchietto” Dante
Brugnaro è riuscito a far registrare la migliore prestazione
della giornata.
In gara partenza bruciante di
Luciano Casarin che con il nuovo Proto Tatra si mette in prima
piazza ma sul rettilineo antistante la partenza ancora una volta
Brugnaro riesce a guadagnare la prima posizione.
Dietro
Casarin se la deve vedere con Paolo Chiggiato rifatto sotto a
Casarin nel tentativo di sorpassarlo e cosi la semifinale si
conclude delineando le posizioni dei tempi della mattinata a
parte da segnalare il ritiro di Biasetti.
In finale
invece entra a fare da prima donna il fattore sfortuna il quale
dapprima si accanisce ai danni di Brugnaro con una foratura
della ruota, successivamente con Casarin che ruota su se stesso
alla prima curva, lasciando il via libera a Chiggiato ma
anch’esso si ferma per noi meccaniche lasciando via libera
all’ultimo giro al duetto Casolari e Franchini e chiudono la
batteria finale.
CAT D
Quest’anno
possiamo rivivere le prestazioni esaltanti di Massimo Ruzzante
che con il suo proto rosso ci delizia sempre di prestazioni
veramente all’altezza.
Anche
quest’oggi la migliore prestazione sul giro è stata la sua
staccando il tempo di 42.67 il migliore di classe e l’assoluto
adesso può andare a caccia del record della pista di Novellara
di 40.20 di Andrea Montagna quando era alla guida del proto.

L’altro
duellante di giornata è stato Duilio Lonardi che ha macinato dei
tempi di tutto rispetto ma davanti ad un maestro del calibro di
Ruzzante si è dovuto inchinare alla sua corte ma si rifarà ben
presto.
Monto
buona ed esaltante la prova di finale di Filippo Giacomini che
ha sfoggiato la nuova vettura e rispetto all’anno scorso è
sicuramente più performante in tutti gli i fattori.
A seguire
troviamo i due piloti Enrico Ruzzante fratello di Massimo e Elio
Zambonini autori di una discreta gara.
E qui
direte!!!!! Finito il racconto della giornata?? No
Ci siamo
dimenticati di ………………………
MAURO
SPADONI
Riviviamo
insieme le vicissitudini di questo pilota:
Nel
lontano 1997 alla conquista del Trofeo Lombardia di classe d
Mauro giunse nell’ipotesi di accattare come si dice per un
calciatore le scarpette al chiodo.
Purtroppo
l’anno scorso ritornando sui di gara per far correre la figlia
Claudia che la salutiamo la voglia e lo spirito giovanile è
ritornato sui suoi passi e quest’anno si rimesso in gioco in una
nuova esperienza.
Il
rinnovo della vettura è cominciato nella notte di Natale dove
Mauro ha potuto rivoluzionare le geometrie della vettura.
Si sono
susseguiti numerosi test prima di varare la vettura nuova e
qui……. Che ce lo troviamo a correre a Novellara.
Nella
mattinata aveva staccato un tempo non proprio alla sua altezza
ma sappiamo che “spado” è un osso duro e non molla
mai…………!!!!!!!!!!!!!!
In finale
si compie un vero miracolo partito dalla penultima piazza compie
dei sorpassi da pilota di formula uno e proprio nell’ultimo
giro, sull’ultima curva il FALCO mette la zampata alla
gara sorpassando Andeliero e tagliando il traguardo al sesto
posto.
E qui si
conclude il primo capitolo della rinascita interiore di Mauro
Spadoni e da qui in avanti fate attenzione perché lui non
scherza…………..e farà di tutto per ritagliarsi uno spazio molto
importante…
Ciao
Mauro sei sempre il migliore!!!!!!!!!!!!!
NON
MOLLARE MAI!!!!!!!!!!!
Un
ringraziamento lo merita tutta l’organizzazione del Rana Cross
di Novellara per la buona riuscita della manifestazione.
Il
Gruppo dei Devastati Lombardi (parte seconda) vi saluta e da
appuntamento alla prossima:
Uomo
solitario, Baffo, Marzullo, Luka Luka, Lumachina e Marcello.
Articolo
di Luca Spini
Foto dalla pista di Marco
Neri
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